Macchie di "colla" sotto cornice nera iPad

Allora sei un collega. Come collega saprai bene che per gli acquisti all’interno dei locali commerciali il negoziante risponde solo di difetti palesi e non indicati in “mala” fede al compratore in quel caso è tenuto alla sostituzione del prodotto o alla restituzione del corrispettivo in danaro.

Per tutti i difetti occulti ( appunto ) esiste in Italia l’obbligo di fornire una garanzia di 24 mesi durante la quale è fatto obbligo al commerciante o al produttore ( in questo caso è valido il contratto di rivendita dove alle condizioni generali di garanzia, il produttore [apple] assume l’onere di provvedere per 12 mesi ).
Il prodotto deve essere ripristinato allo stato di utilizzo idoneo alla fruizione.

Insomma apple ci fa un favore a sostituirceli per intero senza farci aspettare tempi biblici per le riparazioni.

Diverso è il discorso in caso di vendita FUORI dai locali commerciali ( internet piazzisti telefono ecc ecc) dove sussiste un diritto di recesso dall’acquisto.

Tutte le agevolazioni come ad esempio ( a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo:

  • Restituzione e rimborso entro un TOT.
  • Sostituzione immediata
    ecc ecc ecc.

Sono Agevolazioni create ed erogate ESCLUSIVAMENTE su base volontaria, in particolar modo, dalle catene commerciali ( MW darty trony expert ecc ecc) per fornire un’ulteriore “garanzia” al cliente. Il resto sta al buon senso del negoziante.

ritengo inutile e superfluo fornire al collega i riferimenti del codice utili ad individuare il substrato normativo dietro la mia disquisizione. Una piccola ricerca male non può fare… e magari una lettura al codice del commercio … ah dimenticavo non esiste più:rolleyes:…

Magari il “collega” fa confusione con i vari TESTI UNICI emanati su base regionale a seguito della riforma del 117.cost. … ma comunque non si parla di garanzie in tal senso… o magari ai “codici dei consumatori”… ah ma comunque riguarda le vendite a distanza o i rapporti tra commercianti di professione e consumatore volti a garantire la parte svantaggiata nella transazione a seguito della famosa “direttiva del commercio”.

Scusate l’OT giuridico ma quando ci vuole ci vuole… :smiley:

Il COD. Del cons. ex artt. 128-135, di recepimento della direttiva 99/44, prevede l’obbligo del venditore di consegnare un bene conforme al contratto.
Se il bene non è conforme l’art. 3 della stessa direttiva e quindi il rispettivo art. 130 del COD. Del cons. Prevede 4 diversi rimedi, suddivisi in 2 categorie e tra loro gerarchizzati:
Riparazione
Sostituzione
Azione redibitoria
Azione estimatori…

Solo qualora non sia possibile per:

Impossibilità oggettiva
Eccessiva onerosità x il venditore
Termine congruo non rispettato

Il consumatore potrà agire ex redibitoria o quantis minoris…

Tutto questo se non è un contratto a distanza, su Internet o ancora concluso fuori dai locali commerciali, poi in questi casi, come detto, sussiste un diritto di recesso da parte del consumatore, ma se non erro tale diritto può essere fatto valere entro 10 dalla conclusione del contratto…il dies a quo decorre, x un contratto a distanza, dalla data del ricevimento del bene.

Detto questo io credo che la Apple sia un’azienda seria e non dovrai arrivare a tanto, eventualmente se capisci che il problema è il rivenditore contatta direttamente l’assistenza o recati in loco cn la necessaria documentazione in modo da “costringerlo” ad adempiere…

P.s BRUTTA NOTIZIA…

Questa mattina ho acceso l’ipad ma mi segnava come orario l’1.40 ed erano circa le 8…vi è capitato???mi devo preoccupare secondo voi?

Qua siamo tutti avvocati a quanto pare.

Il codice del consumo che citi non centra nulla con quanto ti ho scritto ( e sottolineo che non pesco da internet ma dal mio lavoro ). Difatti il cdcons istuisce regole chiare ( e se rileggi la mia risposta di prima l’avevo citato) nei rapporti tra produttore e consumatore. Non fa altro che porre il consumatore in uno stato leggermente privilegiato rispetto al produttore nella compravendita.
Gli articoli che hai citato non aggiungono nulla alle dispozioni di codice e alla giurisprudenza dominante. Semplicemente si ribadisce che hai diritto alla riparazione e in questo caso ( per tutti i motivi che ti ho elencato e non sto a ripeterli) spetta ad Apple che te lo sostituirà. Se non ti va bene purtroppo c’è poco da fare. Nessuno nega i tuoi diritti. Semplicemente i diritti si esercitato conformemente al dettato normativo e non sbattendo i piedi o facendo ricerche a casaccio su internet. A che serve una laurea allora? :wink:

Il problema, e lo scrivo qui a parte così magari lo si legge meglio, è che ti si è presentato un “difetto occulto” ( ovvero non conosciuto nè conoscibile dalle parti) e in quanto tale opera la garanzia di 24 mesi secondo le modalità ( e ribadisco che apple ci fa un favore ENORME) previste per il prodotto.

In realtà gli artt. non parlano di produttore ma di venditore…tant’è che il 131 prevede il diritto di regresso in capo al venditore verso coloro che hanno fatto parte della “medesima catena contrattuale” tra cui il produttore.

Al di là della “disputa” io ti consiglio di recarti dal venditore e chiedere la riparazione o la sostituzione, magari potresti anche anticiparlo cn raccomandata a/r.
Naturalmente se non hanno il prodotto non puoi pretendere nulla, aspetti l’arrivo dei nuovi e basta.

oh signur… certi in cosa consiste il regresso.

ribadisco come per fare i medici non basta internet stesso si dica per fare gli avvocati.

chiudiamo le università e fine.

Se avesse chiamato apple avrebbe già in mano il suo ipad nuovo nuovo.

Non ho bisogno di usare Internet.

E per fare gli avvocati, come per fare i medici, spesso non basta una laurea!!

Si ma neppure saper leggere e basta se non si sa cosa si sta leggendo. :wink:

fine OT