Info per un ignorante completo!

Salve a tutti!mia cugina a new york riesce a farmi avere un iphone 3g,me lo porterà fra 20 giorni quando verrà in italia!Ma come faccio a farlo funzionare con una sim italiana???Grazie dell’aiuto se nn potrò utilizzarlo evito questa spesa fatemi sapere presto perchè a giorni dovrebbe comprarlo!

Dovresti sperare che ci sarà qualcuno che dopo l’11 l’uglio riesca a sbloccare il firmware 2.0…!

Comunque benvenuto sul Forum!

Grazie per la risposta!ma se noti dal titolo sono un ignorante completo in questo campo,se potresti essere più chiaro te ne sarei grato!sai “a capa mia nun è bona”!da come dici tu sarà un costoso souvenir?

Al momento attuale non si sa se gli iphone comprati in america si possano sbloccare in italia, anche se acquistati liberi da abbonamento (sembrerebbe che comunque siano operator-locked con AT&T America).
Inoltre per comprare l’iphone è probabile che si debba essere residenti in America, dovendo sottoscrivere contratto con AT&T (anche in assenza di abbonamento mensile).
Inoltre ti invito a leggere questo post, preso da un altro forum:

New postby iRev on Thu Jul 03, 2008 4:59 pm
Ok, anche oggi parliamo di iPhone. Ancora, direte voi? Si, ancora. Ma nello stile che ci contraddistingue NON parliamo di RUMORS ma di FATTI.

E Il fatto è questo: l’iPhone 2.0 è quanto di più blindato si sia mai visto.

Andiamo sul tecnico e vediamo di spiegare come e perchè siamo giunti a questa conclusione:

Il Chip ARM 1176JZF, che equipaggia l’iPhone anche nella versione 2G, ha al suo interno una funzionalità chiamata “TrustZone”, interamente basata sulle specifiche del Trusted Computing, o Palladium. Mentre nelle versioni precedenti questa funzionalità non era MAI stata implementata, a partire dal Firmware 2.0 Beta 7 ogni singola parte di software dell’iPhone si basa su queste specifiche.

Ora, come funziona il Trusted Computing e cosa comporta? semplicissimo. Wikipedia ci viene in aiuto e spiega in modo esauriente:

"L’integrità del sistema viene protetta da manomissioni e falsificazioni grazie a una sofisticata tecnica crittografica che impedisce a emulatori software (ad esempio driver) di avviare una transazione sicura con un programma, un dispositivo hardware o un sistema remoto. Ciò sarà realizzabile mediante una coppia di chiavi RSA a 2048 bit che identifica univocamente ogni TPM. Tale coppia di chiavi, detta Endorsement Key (“Chiave di approvazione”), è diversa per ogni chip e viene generata al momento della produzione del chip. In alcuni casi, ma non sempre, è revocabile (e dunque modificabile) solo con una password fornita dal produttore. Il TPM è realizzato in modo che non esistano funzioni in grado di estrarre direttamente tale chiave, e lo stesso dispositivo hardware (secondo le specifiche) riconoscerà di essere stato manomesso. All’atto dell’instaurazione di una transazione sicura, i TPM coinvolti dovranno firmare un numero casuale per certificare la loro identità e la propria adesione alle specifiche TCG. Ciò potrà, ad esempio, impedire la falsificazione dell’IMEI di un cellulare rubato.

Le credenziali di Approvazione, Conformità e Piattaforma possono generare, su richiesta del proprietario, una Attestation Identity Key (AIK, “chiave di attestazione dell’identità”) univoca da sottoporre a una Autorità di Certificazione Questa funzionalità potrà estendersi fino alla creazione di una vera e propria infrastruttura a chiave pubblica (PKI) hardware e all’identificazione univoca di ogni dispositivo conforme alle specifiche TCG."

Ora ci sono un paio di cosette da aggiungere: primo e che sull’iPhone l’unica Certification Authority accreditata è ovviamente Apple, percui ogni applicazione dovrà essere firmata digitalmente da Apple (via AppStore) per poter essere scaricata, installata ed eseguita sull’iPhone stesso. Come avevo accennato poco prima, già dalla beta 7 avevo scoperto che TUTTE le parti del firmare dell’iPhone giravano in modalità “Trusted” (persino la calcolatrice e l’applicazione Meteo e Borsa), e che questo avrebbe ovviamente rappresentato un problema insormontabile.

Bene, ora andiamo alle cose concrete e al PERCHÈ le aspettative di tutti i possessori di iPhone 2G cracckati o di chi pensa di procurarsi iPhone 3G da crackare saranno disilluse:

Jailbreak: per poter effettuare il jailbreak, che consiste nel mettere la partizione di sistema dell’iPhone in modalità “RW” (Lettura e Scrittura) è necessario modificare/sostituire UN file (/etc/fstab). Non appena verrà modificato questo file l’iPhone smetterà di funzionare, in quanto il TPM per come è strutturato ha al suo interno una sorta di FAM (File Alteration Monitor) che controlla in tempo reale ogni file (si, anche i famosi plist che qualche cialtrone dice di modificare). Basta un BIT cambiato e TUTTO si ferma. TUTTO.

Attivazione: l’attivazione “farlocca” di un iPhone consiste nella modifica di un file all’interno dell’iPhone. Idem come sopra.

SIM-Unlock: questa parte è controversa. In pratica sappiamo che la parte che blocca l’iPhone alle SIM di un solo carrier è nella BaseBand (la parte Modem/Audio/Bluetooth/WiFi), della quale conosciamo ogni singolo Bit. Questa parte ancora oggi nella Beta 8 non viene controllata, percui è virtualmente possibile patchare la BB in modo che l’iPhone sia Sim Free, ovviamente escludendo la versione 3G, dato che ancora nessuno ha visto il nuovo bootloader e che, dai data sheet che siamo riusciti a recuperara ha una funzione di controllo del checksum per la quale se solo viene modificato un bit la Baseband non si avvia.

Ma vediamo gli scenari che ci si prospettano:

  • iPhone 3G: analizzando la versione 7.7 beta di iTunes la nuova sequenza di attivazione avviene in due fasi. La prima fase viene effettuata in negozio tramite una versione “allargata” di iTunes 7.7 (o versione 8…) che è gia’ stata distribuita ai negozi, che in pratica consiste nello scambio di chiavi con Apple, e che serve a generare il certificato di Attivazione e che verrà poi utilizzato successivamente per identificare in modo UNIVOCO l’iPhone. Questa procedura viene supervisionata dal certificato del singolo iTunes, che appartiene al negoziante, percui scordiamoci la “corruzione del commesso” o altro, visto che ne risponderebbe poi lui ad Apple, e questo dà comunque ad Apple la possibilità di REVOCARE le chiavi univoche dell’iPhone in qualsiasi momento e di rendere l’iPhone non funzionante. Ovviamente, dopo questo scambio di credenziali, una volta attivato l’iPhone, questo potrà essere riattivato millemila volte direttamente dall’Utente da casa con il proprio iTunes.

iPhone 2G cracckato e MAI attivato (il 99,99 degli iPhone in Italia): difficile che Apple inserisca del codice che controlli lo stato del bootloader, ad oggi non ce n`è traccia, percui programmi come PWNAGE continuerebbero a funzionare, ma sostanzialmente se l’iPhone non è “legalmente attivato” non potrà MAI essere attivato, a meno di riuscire a decrittare la chiave PRIVATA di Apple - che non è presente da nessuna parte se non in Apple stessa. In soldoni, avremo tra le mani un iPhone che non andrà mai oltre la schermata di “emergency call”.

iPhone 2G crackato ma ATTIVATO legalmente: ci sono diversi iPhone in questo stato, ad esempio chi ha l’iPhone regolare ma che ogni tanto usa altre SIM. Se utilizziamo la SIM originale nessun problema, altrimenti ritorniamo al caso precendente: anche ammettendo che la 2.0 definitiva non controlli l’integrità della Baseband, sarà comunque impossibile attivare l’iPhone con una SIM differente da quella originale, e quando si cambiera’ la SIM, anche se la Baseband la accetterà, comunque iTunes si rifiuterà di attivarlo.

iPhone 2G legale: nessun problema.

Tenete conto che il Certificato di Attivazione del quale si parlava prima - oltre ad essere anch’esso digitalmente firmato da Apple e per questo non trasportabile - rappresenta la carta di indentità dell’iPhone stesso, e l’accesso ad AppStore e iTunesStore avverrà SOLO con questa credenziale. Non è detto che questa limitazione sia attivata immediatamente, ma i test che abbiamo effettuato sulle 2.0 Beta lasciano spazio a pochi dubbi. Questo rappresenta una ulteriore cattiva notizia per chi ha l’iPhone 2G cracckato e pensa di continuare ad usarlo con il firmware 1.1.4: con tutta probabilità si scorderanno qualsiasi accesso a YouTube, iTunesStore, forse anche ad iTunes Stesso.

ok, spero di essere stato esauriente. I soliti rumors della comunità Apple, che già di per sè sono fastidiosi, in questo ultimo periodo si erano farciti di “tecnoputtanate” tali da diventare intollerabili.

Se non avete capito che cosa significa tutto quello che c’è scritto sopra, questo pone una pietra TOMBALE sul futuro dell’iPhone “cracckato”.

Game Over.

Un’ultima cosa (one more thing…), per chi delira sul futuro dell’Installer: i ragazzi di NullRiver (quelli che hanno fatto Installer) NON hanno intenzione di rilasciare una versione di Installer per la 2.0, perchè per i motivi sovraesposti (Jailbreak impossibile) e per il fatto che ogni applicazione per poter girare sulla 2.0 deve essere digitalmente firmata da Apple (ce lo vedete l’installer in AppStore?) e resa appunto “trusted” passando da Apple / AppStore. Oltre a questo i produttori del software che trovate sull’Installer hanno già da tempo cominciato a lavorare con l’SDK per pubblicare in AppStore :wink:

Un costoso mattoncino :wink:
Se leggi a ritroso tutti gli articoli di questo forum capirai il perchè.

P.S.: una discussione in particolare
http://www.iphoneitalia.com/forum/firmware-2-0/3122-iphone-2-0-game-over.html

LgWagon!!
Gli Hacker italiani le hanno spedite a tutti i siti :wink: anche qui c’è.

allora mi consigliate di nn spendere questi soldi?
p.s. veramente consigliate a mia cugina di nn spenderli?

Eheh sorry…in effetti mi ero accorto di aver fatto un post pure un po’ troppo lungo!:eek::eek:

Mi sa che saremo tutti costretti a comprarlo qui in Italia. Leggete sto forum:
Inghilterra, regno degli iPhone sbloccati

Umm…Brutta notizia…Ma io non ho capito che tipo di contratto lega apple agli operatori…Cioè: la apple prende una percentuale sul contratto stipulato tra operatore e cliente? altrimenti non le fregherebbe molto se i suoi iphone fossero stati attivati o meno, basterebbe venderli…è chiaro che le grosse case si muovono contro l’hacking solo quando c’è un interesse in ballo: come la sony, non ha nessun interesse a far si che la ps3 venga crackata, perchè il vero guadagno ce l’ha sui giochi, e non sulla console…:rolleyes::rolleyes:

allora se crackano la ps3 e il loro guadagno è sui giochi non venderanno + e fallirebbero quindi il tuo ragionamento è sbagliato

Il discorso è più sottile per gli iPhone e la Mela. Tutto ruota intorno al controllo totale delle persone (non dice niente l’11 come giorno?). A parte questo, il problema è che tutto ruota e ruoterà intorno allo store di iTunes e AppStore. Non lo capite??? La Apple avrà pur dei forti guadagni nella vendita dei telefoni, ma guadagnerà un fottio con gli store, con i gadgets, ecc. ecc. La macchina è perfetta e hanno trovato il modo giusto di “mantenerla”.
Ti vendono uno strumento e in più ti offrono servizi correlati e per tutto questo loro si tengono una percentuale. E’ un operazione di marketing perfetta. Sono grandi sti americani.

quoto al massimo

Discorso sbagliato!!! La sony non vende i giochi, ma bensì le consolle, quindi più è facile crackarla più ne vende!!!

Giustamente, bisogna entrare nell’ottica che a differenza della casa scandinava o di altre case piu’ o meno blasonate, la apple ha di per se una mentalità incentrata non solo sul prodotto…ma su tutto quello che gira intorno a quel prodotto. E questo ragazzi è mercato. Se vendesse il suo bell’iphone cosi com’e’…senza terze parti, aggiornamenti, ecc… Si avrebbe il discorso del bel giocattolo iniziale, con tutti i suoi guadagni, ma dopo poco tempo, fine della magia. Mentre in questo modo ti tiene legato a se, ti fa diventare dipendente dal suo mondo, non ha caso molta gente veste come Steve Jobs (e non e’ una battuta)…e’ psicologia. Sono un anti americano per eccellenza, ma ahime’ devo ammettere che sanno il fatto loro…e lo sanno mettere in pratica molto bene.

Una playstation 3 costava in produzione circa 800 dollari, venendo venduta a 599 dollari, con perdita per sony di circa 250 dollari a console…secondo voi da dove pensava di ricavarli sony questo soldi?
L’hacking della console ne aumenterebbe di sicuro la vendita, ma a sony non interessa perchè su ogni pezzo venduto è comunque in perdita da più di un anno…se il ragionamento vostro fosse corretto allora sony avrebbe tutto l’intersse a fare uscire un custom firmware: allora perchè a distanza di un anno e mezzo non è ancora comparso niente?

@Nik Ita: sono perfettamente d’accordo; diciamo esattamente la stessa cosa: sony così come apple non guadagna tanto sulla console venduta o sull’iphone ma su tutto quello che ci sta intorno (giochi e programmi dell’app store); e se la console o il telefonino venissero crackati questi non sarebbero più disponibili…

@ dado67: e secondo te la sony non ricava niente dalle varie EA, Take2, Ubisoft ecc? Sony e le case produttrici di videogiochi sono legate da contratto…su ogni gioco venduto c’è il marchio sony e il marchio ps3…