Dopo la sua dipartita, Steve Jobs non ha lasciato solo un’immensa quantità di hardware e software che hanno reso Apple una grande ed avanguardista azienda, ma tanti tantissimi prodotti noti solo a pochi eletti.
Ed ora abbiamo la fortuna di poterle diffondere, per constatare non solo le loro potenzialità che appartengono più agli dei o al mito che al destino dell’uomo, ma anche per omaggiare il genio che le ha concepite.
Ecco a voi i progetti segreti di Steve Jobs!
Cominciamo col primo mirabolante progetto: l’iUto
iUto: destinato a sostituire l’ormai medievale Save Our Souls, questo piccolo chip può installarsi su qualunque superficie solida (dal vostro telefono al vostro cane, dalla vostra pentola a pressione alla vostra appendice ed altresì al vostro cuoio capelluto, ma non siamo responsabili delle eventuali scariche di scossa che potrebbero colpirvi sotto la doccia), e pronunciando una parola d’ordine a vostra scelta (si consigliano parole di scarso uso comune come “mangiopapaveriacolazione” oppure “gattomiaocanebau”) si attiverà un localizzatore di ultimissima generazione, il TTP (acronimo per “Tanto Te Piglio”) che farà giungere immediatamente presso la vostra posizione un dirigibile ad alta velocità, il nuovissimo Applein, con tutto il necessario per essere iUtati nelle vostre difficoltà.
Attenzione: l’abuso di questo chip può avere effetti indesiderati, anche gravi, se il sintomo persiste consultare il medico.
Ed eccovi il nostro primo progetto segreto di Steve Jobs, vi invitiamo a rimanere sintonizzati con noi in attesa del nuovo strepitoso prodotto del grande genio dalla barbetta maschia!
A presto!
Bentornati nella rubrica “I progetti segreti di Steve Jobs” ed oggi scopriamo il nuovo grande prodotto partorito dal genio di Cupertino: l’ “iMangiato?”!
Ragazzi non c’è nulla da fare, non importa che voi siate il presidente della Repubblica Democratica del Congo od il dittatore dello Stato Libero di Bananas, per vostra nonna l’unica cosa a cui potrà mai importare qualcosa è “Hai mangiato?”
Anche Steve, come tutti, aveva una nonna che tendeva a rimpinzarlo come un tacchino per il 4 luglio, ed avvenne un giorno che, dopo un pasto degno di Versailles, sua nonna gli propinò un frutto per concludere il pasto. Al che Steve, gonfio come una zampogna, diede solo un morso per poi lasciarlo lì. Ed ecco quando Steve cambiò regime alimentare ed ecco come nacque veramente il celeberrimo logo .
Ma torniamo al prodotto, che consiste in una capsula grande quanto una narice, contenente tutti i principi attivi per affrontare il pasto del momento. Ad esempio, se la sera prima avete mangiato come se non ci fosse un domani ed invece poi un domani è arrivato, potrete prendere la vostra pillola al mattino, essa si depositerà nel vostro stomaco resistendo ai succhi gastrici grazie ad una speciale membrana, ed alle ore previste per colazione, pranzo e cena (che potrete modificare a vostro piacimento attraverso il tastierino presente nella scatola di conservazione delle capsule) secernerà i principi attivi degli alimenti che avreste scelto di mangiare, ma risparmiando fatica nel roteare le vostre ganasce neanche foste una betoniera, e risparmiando tempo per dedicarlo ai vostri passatempi (si sconsiglia di andare a trovare la nonna altrimenti mangerete il doppio); una volta terminati i 3 pasti, la membrana si sfalderà e verrà poi digerita con tutto il ben di dio che avrete mangiato.
Cosa ha impedito la diffusione di questo portento? La N.O.N.N.A. (Nobile Organizzazione Nazionale dei Nipoti Affamati) si è opposta strenuamente a questo progetto in difesa della cucina tradizionale che sarebbe stata sostituita da una pillola, e rovinando altresì il rituale del pasto in famiglia che in talune circoscrizioni conserva tuttora un valore rasente il sacro; per cui il progetto è ancora sospeso, ma si spera ferventemente che anche questa grande invenzione giunga presto a noi.
Ed anche per oggi la rubrica vi saluta e vi invita a sintonizzarvi qui per scoprire il nuovo “Progetto Segreto di Steve Jobs”!
A presto!
Torna la rubrica più famosa e meno calcolata del web: “I progetti segreti di Steve Jobs”!
Per gentile concessione della KMaxisigla Productions, e con la partecipazione straordinari di OxyCo., oggi vi proponiamo “iApple”!
Idea partita da un altro grande genio, ovverosia Isaac Newton (il quale amava così tanto le mele da assumere uno schiavo apposta per arrampicarsi sugli alberi e fargliele cadere in testa durante i suoi sonnellini), anche Steve non era insensibile alle proprietà nutritive di questo frutto, e decise di dedicargli un apposito prodotto, appunto “iApple”.
Esso consiste in una mela delle dimensioni di un pallone da calcio, la quale è alimentata proprio da foglie di melo (per funzionare ha bisogno di almeno 5 foglie di melo al giorno, in caso di abuso saranno necessarie più foglie), con la quale ogni cibo solido inserito all’interno verrà rigettato fuori in forma di mela.
Avete voglia di un panino delle dimensioni del Taj Mahal ma non avete le dita delle dimensioni della Tour Eiffel? Mettete tutti gli ingredienti in iApple, ed eccovi il vostro tempio indiano nelle dimensioni di una piccola sfera!
Volete fingere di essere in dieta ma in realtà dovete allenarvi per la gara di mangiatori di hot dog? Minimizzate il vostro pasto grazie ad iApple.
A cosa è dovuto il ritardo di questo mirabolante prodotto?
Semplice, lo stesso Steve Jobs, una volta insediatosi come CEO di Apple, ha fatto causa a se stesso in quanto prodotto con inserito il nome “Apple” nello stesso e, non essendo mai riuscito a risolvere questo conflitto interiore, la vendita fu congelata; dopo il 6/X/2011 si sta spianando la strada per l’entrata in commercio di questo prodotto rivoluzionario.
Anche per oggi la nostra rubrica finisce qui, ma noi ci rivediamo al prossima geniale, eterno e rivoluzionario “Progetto segreto di Steve Jobs”!
A presto!
dedico questa locandina a Klara Maxisigla.
Responsabile moderatrice
Splendida persona
La misantropa più disponibile del globo!
Pensavate che fosse finita, pensavate che la cassaforte di Steve Jobs fosse già stata svuotata di tutti i suoi segreti. Ebbene, errore! Dopo 3 anni di sopore dovuti al torpore dell’inventore del ventilatore, torna rubrica “I progetti segreti di Steve Jobs”, amata dai mici ed odiata dagli amici. Oggi parleremo dell’iWatch.
Il nome induce in inganno e in affanno, facendo pensare ad un prototipo di Apple Watch, già diffusissimi a livello mondiale, marziale e marziano. Avete decisamente settato male il Tom Tom, perché “sbagliare strada è troppo mainstream”. Stiamo parlando del più sofisticato ed affaticato sistema di sorveglianza ideato da Copertone (come viene affettuosamente chiamato il nuovo progetto della sede Apple, identico in tutto e per tutto ai rotoloni dell’omino Michelin).
Il nome dice tutto, iWatch, io guardo. E chi guarda? Tutti. E cosa guarda? Tutto. Come lo guarda? Con gli occhi. Quando lo guarda? Quando gli pare. Perché lo guarda? A me lo chiedete? Chiedetelo a loro!
Da sempre paventato e spaventato come “motivi di sicurezza e sicurtà”, cosa avrà mai impedito la diffusione di questo liberale e assolutamente disinteressato sistema di osservazione di ogni avvenimento accaduto, accadente e accadibile nel mondo? Lo stesso Jobs accantonò il progetto perché in periodo di guerra fredda si cercava di stare tutti al caldo, ed essere coinvolti in attività ritenuto di spionaggio poteva mandare al fresco, e abbiamo toccato tutti i climi dei creato.
Anche per oggi abbiamo infangato questa rubrica, non mi resta che andare a lavarmi e a darvi appuntamento al prossimo progetto.